La successione è un procedimento regolato dalla legge che permette il trasferimento del patrimonio di una persona defunta ai suoi eredi. Essa rappresenta il passaggio di titolarità dei diritti da un soggetto a un altro. Il nostro partner Soad Hamdi ci guida in questo approfondimento per scoprire tutti gli aspetti da conoscere quando si parla di successione e testamento. In particolare, definiremo il gergo giuridico, fondamentale per comprendere tutti i passaggi della successione al momento della dipartita di una persona cara. 

 

Apertura della successione e del testamento

La successione si apre al momento della morte della persona. Il luogo in cui si apre la successione è il domicilio dell’ultimo dimorante del defunto, e questo è rilevante per determinare gli uffici competenti per le pratiche burocratiche successive.

 

Tipi di successione e testamento

 

Esistono diversi tipi di successione, tra cui:

Successione legittima o intestata: si verifica quando il defunto non ha redatto un valido testamento o, anche se ne ha redatto uno, non ha disposto dell’intero patrimonio. In questo caso, la legge stabilisce le modalità di divisione del patrimonio tra gli eredi secondo l’ordine di successione stabilito dalla legge stessa.

Successione testamentaria: si verifica quando il defunto ha redatto un testamento valido. In questo caso, le volontà espresse nel testamento determinano la destinazione del patrimonio tra gli eredi.

 

Oggetto della successione e del testamento

L’oggetto della successione comprende l’intero patrimonio del defunto, ovvero tutti i suoi beni e le sue obbligazioni.

 

Cos’è la successione testamentaria

La successione testamentaria si riferisce al tipo di successione in cui viene seguito il contenuto di un testamento. Il testamento è un atto in cui il testatore esprime le proprie volontà su come distribuire il suo patrimonio tra uno o più eredi dopo la morte. Perché un testamento sia valido, il testatore deve essere maggiorenne, non interdetto e mentalmente capace di intendere e volere. Il testamento può contenere disposizioni di natura patrimoniale e non patrimoniale, come il riconoscimento di un figlio naturale.

 

Legato e legatario: chi sono?

Nel testamento è anche possibile istituire un legato, che consiste nell’assegnazione di un bene o un diritto specifico a un soggetto designato. Il beneficiario di un legato è chiamato legatario. Rispetto all’eredità, il legatario non risponde dei debiti ereditari con il proprio patrimonio, ma i creditori del defunto possono far valere le loro ragioni solo entro i limiti del valore del legato. Inoltre, a differenza dell’eredità, il legato non richiede una specifica accettazione e produce effetti immediati dopo la morte del testatore. Un legatario può anche ricevere una legittima in sostituzione dell’eredità. In tal caso, il legatario ha il diritto di rinunciare al legato e richiedere la legittima, diventando quindi un erede. Se, invece, il legatario preferisce ricevere il legato, perde il diritto di richiedere un’eventuale integrazione nel caso in cui il valore del legato sia inferiore a quello della legittima, a meno che il testatore abbia disposto diversamente.

 

Tipi di testamento e modalità di redazione

 

Il codice civile prevede tre tipi di testamento:

Testamento olografo: è redatto direttamente dal testatore. Per essere valido, deve essere scritto interamente a mano dal testatore, datato e firmato anche a mano dallo stesso. Non è consentito l’uso di strumenti di scrittura meccanici o elettronici, come macchine da scrivere o computer con stampante. Il testamento olografo può essere conservato dal testatore o depositato presso una persona di fiducia, come un notaio o un avvocato.

Testamento pubblico: è redatto da un notaio in presenza di due testimoni. Il testatore dichiara le proprie volontà al notaio, che le registra per iscritto e le conserva. Il termine “pubblico” si riferisce al fatto che il testamento è redatto da un pubblico ufficiale, ovvero il notaio, e non indica che il contenuto del testamento sarà divulgato o reso noto.

Testamento segreto: è un documento parzialmente redatto dal testatore e in parte dal notaio. Il testamento segreto può essere scritto non solo dal testatore, ma anche da terzi e utilizzando mezzi meccanici. Il foglio contenente le disposizioni testamentarie deve essere sigillato e consegnato a un notaio, che redige un verbale di ricevimento sullo stesso foglio o su un involucro separato.

 

Revoca del testamento

Un testamento, indipendentemente dalla sua forma, può sempre essere revocato. Esistono diversi modi per farlo. Ad esempio, il testatore può richiedere il ritiro del proprio testamento olografo conservato presso un notaio. Inoltre, il testatore può revocare un testamento precedente redigendone uno nuovo con nuove disposizioni. In tal caso, è consigliabile includere una clausola che indichi la revoca di tutte le disposizioni testamentarie precedenti. Un testamento olografo può anche essere revocato distruggendolo personalmente. Se esistono più copie del testamento olografo, tutte devono essere distrutte.

 

Pubblicazione del testamento olografo

Chiunque sia in possesso di un testamento olografo affidatogli dal testatore deve presentare l’originale a un notaio per la pubblicazione. La pubblicazione comporta la redazione di un verbale da parte del notaio in cui viene trascritto il contenuto integrale del testamento. Se il testamento olografo è depositato presso un notaio, sarà lo stesso notaio, su richiesta degli interessati, a procedere alla pubblicazione mediante la redazione di un atto pubblico contenente il verbale.

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